PRP (Plasma Ricco in Piastrine) cos’è e i suoi usi in veterinaria

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Cos’è il PRP

Il PRP (in inglese “Platelet-Rich Plasma”) è costituito da plasma con una concentrazione di piastrine maggiore rispetto a quella presente nel sangue normale.

È una sostanza naturale derivata dal sangue, ottenuta tramite centrifugazione, dopo un prelievo dal paziente stesso: ha origine autologa, cioè il donatore e il ricevente sono lo stesso paziente.

Ciclo della PRP. Prelievo, centrifugazione e iniezione

Come funziona il PRP

L’utilizzo terapeutico del concentrato piastrinico nel cane e nel gatto si basa sul fatto che queste piastrine concentrate, una volta iniettate, rilasciano numerose sostanze che attivano il processo di guarigione agendo sulle infiammazioni, favorendo la nuova formazione di vasi sanguigni, la produzione di collagene e la moltiplicazione di cellule di cartilagine, ossa e tendini.
Queste sostanze attive vengono denominate “fattori di crescita”, e agiscono controllando la crescita cellulare, la differenziazione cellulare, la creazione di nuovi vasi sanguigni e capillari.

PRP e altre componenti del sangue

Quando si usa il PRP

Grazie alla sua particolarità di stimolare e facilitare la rigenerazione dei tessuti, il PRP viene utilizzato per diversi scopi terapeutici, sia in ambito umano che veterinario, dall’ortopedia alla chirurgia plastica.

In medicina veterinaria, il PRP, viene maggiormente usato nelle patologie ortopediche come le tendinopatie e l’artosi ma anche nei problemi oculari come le ulcere corneali e nella dermatologia nei casi di ustioni e lesioni traumatiche della cute.
Può essere preparato sotto forma di gel, quindi più maneggevole, e in questo caso risulta molto utile nel ridurre il sanguinamento postoperatorio, nel favorire la guarigione dei tessuti molli, stabilizzare gli innesti ossei (ai quali infatti viene spesso accoppiato) e indurne la vascolarizzazione.

Viene somministrato soprattutto tramite iniezione e trova maggior applicazione nel campo ortopedico per le infiltrazioni intrarticolari o tendinee.

Il PRP generalmente viene somministrato mediante una serie di piccole inoculazioni/infiltrazioni nell’area da trattare.
Per questo motivo si tratta di una procedura minimamente invasiva che può essere eseguita dopo una leggera sedazione ed in day Hospital e permette al paziente di riprendere le sue normali attività già dopo alcune ore.

Il trattamento prevede un singolo trattamento o un ciclo di sedute, a cadenza temporale variabile, al fine di indurre e mantenere una stimolazione significativa.

Poiché il PRP è di origine autologa (cioè è generato direttamente dal sangue del paziente stesso), sono molto limitate le possibilità di rigetto, allergie o reazioni immunologiche.

Controindicazioni

In alcune condizioni il trattamento con Plasma Ricco di Piastrine è controindicato: alterazioni della coagulazione del sangue, malattie infettive e tumori ematologici.

In generale gli effetti collaterali sono limitati e i rischi sono minimi.
Essendo somministrato principalmente come inziezione, il procedimento deve essere eseguito in sterilità per evitare qualsiasi infezione secondaria.

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